I bambini possono essere d’aiuto in casa e dovrebbero essere incoraggiati a farlo. Molti di noi hanno guadagnato la prima paghetta aiutando nei lavori domestici, un ottimo metodo per imparare ciò che poi servirà nella vita.
Tra i giochi dei bambini spesso si trovano riproduzioni di cucine, aspirapolvere o assi da stiro. Se ci giocano con la mamma, una volta grandi sarà più facile coinvolgerli nei mestieri veri. All’inizio saranno lenti, e magari più d’impiccio che di aiuto, ma insegnare ai bambini nuove competenze può dare grandi soddisfazioni.
Sarà necessario spiegare come fare le cose passo per passo: non si può partire dal presupposto che un bambino sappia già come fare, anche se vi ha osservato centinaia di volte. Una volta terminato un lavoro, dimostrate soddisfazione ed elogiatelo. Parlando di come ha svolto il compito, date qualche suggerimento su come farlo meglio la volta successiva.
Raggiunti i cinque anni di età, potete assegnare al bambino dei compiti da svolgere in autonomia, come mettere in ordine i giochi. Dovreste dar loro dei tempi: “prima di uscire a giocare”, o “prima del
te.
A sei anni, i bambini dovrebbe essere in grado di sistemare il copriletto, mettere in ordine i vestiti e preparare la tavola.
Le famiglie felici sono quelle in cui ognuno collabora con gli altri, come in una squadra. Quest’armonia domestica non è però sempre facile da raggiungere, ed è normale che qualcuno abbia responsabilità maggiori. La cosa migliore, comunque, è che i genitori diano il buon esempio.
Lasciate che i bambini si propongano per lavori che non hanno mai fatto: se affidate loro solo i mestieri che a voi non piacciono vedranno le pulizie come una punizione. Se cedete ai ragazzi – o al partner qualche responsabilità, evitate di controllare come stanno svolgendo il loro compito e non criticate il risultato finito. Lasciate che gli altri notino che le cose non sono state fatte nel modo giusto: è così che inizierete a lavorare come una squadra. Se i mestieri non sono stati fatti secondo i vostri standard, chiedetevi se non abbiate aspettative troppo elevate. È meglio incoraggiare ciascuno a lavorare in gruppo che assumervi il ruolo di martire. Se, malgrado gli sforzi, non riuscite a creare una vera squadra, sarà forse il caso di ricorrere a un aiuto esterno